Morrone (Adicosp): “Al calciomercato solo DS legittimati”

Ha fatto scalpore il recente comunicato dell’Adicosp – Associazione Direttori e Collaboratori Sportivi Calcio, che, per la fase conclusiva della finestra invernale del calciomercato (28-31 gennaio), ha richiesto alla Procura Federale maggiori controlli sugli operatori che andranno a far sentire la propria voce all’Hotel Da Vinci di Sesto San Giovanni.
Maggiore chiarezza, ai microfoni di TuttoC.com, è fatta da Alfonso Morrone, presidente dell’associazione.

Ultimi giorni di mercato, Adicosp chiede maggiori controlli da parte della Procura Federale. Da cosa nasce questa esigenza?
“Da tempo ci stiamo battendo per dare maggior rilievo alla figura del direttore sportivo, e da adesso vogliamo che si inizino a sistemare le cose, anche quelle piccole, ed ecco perché abbiamo richiesto alla Procura Federale di intensificare i controlli durante gli ultimi giorni di calciomercato. Sempre più gente va a operare a nome di società senza neppure avere un titolo, creando poi una sorta di incompetenza che porta a gestioni scellerate dei club, e non solo, si è ormai creata anche troppa promiscuità, perché ci sono DS che operano come agenti e agenti che operano come DS. non va bene. E non si può sopportare che soggetti privi delle qualifiche richieste dalle norme federali operino indisturbati al cospetto di chi, al contrario, è formalmente legittimato”.

Ieri un incontro con il presidente federale Gravina. Si è parlato anche di questo tema?
“Con una delegazione Adicosp mi sono recato a colloquio con il presidente proprio per manifestare la criticità nella quale versa la nostra categoria, e Gravina è parso davvero molto sensibile al tema, confido nella nuova governance. Come detto prima, i direttore sportivi non hanno particolari tutele, neppure un fondo di garanzia per chi vanta crediti con club che finiscono poi per non pagare, ma serve maggior facilità per risolvere anche queste problematiche, le lungaggini burocratiche rischiano di essere fatali per il rientro di somme che devono essere corrisposte. L’immobilismo che c’è stato finora è impensabile”.

A proposito di chi non paga: in C è caldo anche il nodo fideiussioni.
“Si deve mettere fine ai club in crisi, chi non presenta la fideiussione non deve giocare, anche per rispetto dei club in regola. Come andrà a finire non lo so, ma la FIGC è molto attenta a questo: chiaro che le posizioni di Cuneo, Matera, Pro Piacenza e Lucchese non sono agevoli, e mi dispiacerebbe soprattutto per il club toscano, che merita altre categorie e sta per altro pagando il resto con regolarità. Che senso ha rischiare così tanto per non presentare un’ulteriore polizza?”.

Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi

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